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   EuG, 23.02.2001 - T-7/98, T-208/98 und T-109/99   

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EuG, 23.02.2001 - T-7/98, T-208/98 und T-109/99 (https://dejure.org/2001,25894)
EuG, Entscheidung vom 23.02.2001 - T-7/98, T-208/98 und T-109/99 (https://dejure.org/2001,25894)
EuG, Entscheidung vom 23. Februar 2001 - T-7/98, T-208/98 und T-109/99 (https://dejure.org/2001,25894)
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Volltextveröffentlichungen (2)

  • EU-Kommission

    Carlo De Nicola gegen Europäische Investitionsbank.

    [fremdsprachig] Europäische Investitionsbank - Personal - Anfechtungsklage - Zulässigkeit - Klagefrist - Begründetheit - Jährliche Beurteilung - Beförderung - Abwägung der Verdienste - Grundsatz der Gleichbehandlung - Ermessensmissbrauch - Seelische Belästigung - ...

  • Europäischer Gerichtshof

    De Nicola / BEI

    Beamtenstatut

Kurzfassungen/Presse

  • EU-Kommission PDF (Kurzinformation)

    Carlo De Nicola gegen Europäische Investitionsbank.

Verfahrensgang

 
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Wird zitiert von ... (49)Neu Zitiert selbst (17)

  • EuG, 23.02.2001 - T-208/98

    De Nicola / BEI - Beamtenstatut

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    Nelle cause riunite T-7/98 e T-208/98,.

    G. Marchegiani e successivamente, nonché nella causa T-208/98, dalla sig.ra P. Koskelo e dal sig.

    De Nicola ha presentato i ricorsi in esame, registrati, rispettivamente, con i numeri T-7/98, T-208/98 e T-109/99.

    Nella causa T-208/98, la convenuta ha chiesto, nel suo controricorso, la riunione delle cause T-7/98 e T-208/98.

    Nella replica depositata nella causa T-208/98, il ricorrente ha chiesto la riunione di queste due cause e della causa T-109/99.

    Nella causa T-208/98 il ricorrente conclude che il Tribunale voglia:.

    Nelle cause T-7/98, T-208/98 e T-109/99, la convenuta conclude che il Tribunale voglia:.

    Nelle cause T-7/98 e T-208/98 la convenuta conclude inoltre che il Tribunale voglia:.

    Peraltro, nelle cause T-7/98 e T-208/98 la convenuta sostiene l'irricevibilità dei ricorsi di annullamento poiché, da un lato, il ricorrente non dimostrerebbe un interesse ad agire e, dall'altro, non beneficerebbe di un diritto soggettivo alla promozione (B).

    Per quanto riguarda il termine di ricorso, essa sostiene, nelle cause T-208/98 e T-109/99, che esso rientra, nel silenzio del regolamento del personale, tra le norme processuali applicabili ai ricorsi presentati dinanzi al Tribunale.

    Per quanto riguarda, in secondo luogo, la causa T-208/98, è giocoforza rammentare che, il 13 maggio 1998, il ricorrente ha firmato il suo rapporto informativo annuale per il 1997.

    Nelle cause T-7/98 e T-208/98 la convenuta sostiene in primo luogo che il ricorrente non dimostra un interesse a chiedere l'annullamento dei suoi rapporti informativi per il 1996 e per il 1997, in quanto quest'ultimo non comporterebbe «la promozione che la [Banca], nell'esercizio del suo potere discrezionale, non ha giudicato doveroso concedere".

    Nel caso di specie, le domande di annullamento presentate dal ricorrente nelle cause T-7/98 e T-208/98 sarebbero irricevibili, in quanto non si fonderebbero su una violazione da parte della Banca dei suoi obblighi contrattuali.

    Ne consegue che va dichiarato infondato il motivo d'irricevibilità relativo alla mancanza di interesse ad agire del ricorrente, dedotto dalla convenuta a sostegno alla sua eccezione di irricevibilità dei ricorsi proposti nelle cause T-7/98 e T-208/98.

    Egli avrebbe successivamente ripreso il suo lavoro sin dall'8 dicembre 1998, ed avrebbe espresso la sua volontà di confermare le sue dimissioni in particolare nel ricorso presentato il 23 dicembre 1998 nella causa T-208/98, e nel suo messaggio per posta elettronica dell'8 marzo 1999 (v., supra, punto 69).

    Di conseguenza, il mero fatto che egli abbia presentato un ricorso, il 23 dicembre 1998, nella causa T-208/98, non significa che egli avesse recuperato la sua capacità di intendere per quanto riguarda la portata delle sue dimissioni.

    Nella causa T-208/98 la convenuta sostiene che la domanda di risarcimento del danno materiale che risulta dalle asserite dimissioni forzate è irricevibile, poiché il danno asserito non sarebbe causato dagli atti impugnati nel caso di specie, ma dalla cessazione del rapporto di lavoro che risulta dalle dimissioni del ricorrente.

    Nel caso di specie, il ricorrente è rimasto soccombente nei suoi primi due ricorsi, nelle cause T-7/98 e T-208/98.

  • EuG, 23.02.2001 - T-109/99

    De Nicola / BEI - Beamtenstatut

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    e T-109/99,.

    De Nicola ha presentato i ricorsi in esame, registrati, rispettivamente, con i numeri T-7/98, T-208/98 e T-109/99.

    Nella replica depositata nella causa T-208/98, il ricorrente ha chiesto la riunione di queste due cause e della causa T-109/99.

    Nella causa T-109/99 il ricorrente conclude che il Tribunale voglia:.

    Nelle cause T-7/98, T-208/98 e T-109/99, la convenuta conclude che il Tribunale voglia:.

    Nella causa T-109/99 essa conclude altresì che il Tribunale voglia:.

    Per quanto riguarda il termine di ricorso, essa sostiene, nelle cause T-208/98 e T-109/99, che esso rientra, nel silenzio del regolamento del personale, tra le norme processuali applicabili ai ricorsi presentati dinanzi al Tribunale.

    In terzo luogo, nella causa T-109/99 il Tribunale constata che il ricorso diretto alla dichiarazione della nullità delle dimissioni del ricorrente e all'annullamento del suo asserito licenziamento, e di tutti gli atti connessi, è stato presentato il 2 maggio 1999, entro tre mesi dalla decisione della Banca, comunicata all'interessato con lettera 2 febbraio 1999, di non accettare la revoca delle sue dimissioni.

    Nella causa T-109/99 il ricorrente chiede al Tribunale di ingiungere alla convenuta di reintegrarlo nel suo posto di lavoro e di ricostituire la sua carriera (v., supra, punto 77).

  • EuG, 15.06.2000 - T-298/97

    Alzetta u.a. / Kommission

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    I-A-241 e II-689, punto 31, e 15 giugno 2000, cause riunite T-298/97, T-312/97, T-313/97, T-315/97, da T-600/97 a T-607/97, T-1/98, da T-3/98 a T-6/98 e T-23/98, Alzetta e a./Commissione, Racc.
  • EuG, 28.09.1999 - T-140/97

    Hautem / EIB

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    Di conseguenza, occorre condannare la Banca a pagare al ricorrente gli arretrati delle retribuzioni che egli avrebbe dovuto percepire dalla revoca della sua dichiarazione di dimissioni, maggiorati di interessi di mora al tasso del 6, 75% (v., per analogia, sentenza del Tribunale 28 settembre 1999, causa T-140/97, Hautem/BEI, Racc. PI pagg. I-A-171 e II-897, punto 77).
  • EuG, 23.03.2000 - T-197/98

    Rudolph / Kommission

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    91, n. 1, dello Statuto del personale delle comunità europee, secondo la quale il Tribunale ha una competenza di piena giurisdizione nelle cause di natura pecuniaria (v. sentenza del Tribunale 23 marzo 2000, causa T-197/98, Rudolph/Commissione, Racc. PI pagg. I-A-55 e II-241, punto 32).
  • EuG, 19.10.1995 - T-562/93
    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    I-249, punto 32, e sentenza del Tribunale 19 ottobre 1995, causa T-562/93, Obst/Commissione, Racc.
  • EuG, 29.02.1996 - T-280/94

    Orlando Lopes gegen Gerichtshof der Europäischen Gemeinschaften. - Beamte -

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    Per quanto riguarda i criteri di valutazione della regolarità dell'acquisizione della prova, il Tribunale ha statuito, nella sua sentenza 29 febbraio 1996, causa T-280/94, Lopez/Corte di giustizia, Racc.
  • EuG, 11.06.1996 - T-118/95

    Miguel Anacoreta Correia gegen Kommission der Europäischen Gemeinschaften. -

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    I-3807, punto 9, e sentenza del Tribunale 11 giugno 1996, causa T-118/95, Correia/Commissione, Racc.
  • EuG, 18.04.1996 - T-13/95

    Nicolaos Kyrpitsis gegen Wirtschafts- und Sozialausschuss. - Beamte -

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    Lo scrutinio per merito comparativo è l'espressione al tempo stesso del principio della parità di trattamento dei dipendenti e del principio delle loro legittime aspettative di carriera (v., per analogia, in particolare la sentenza del Tribunale 18 aprile 1996, causa T-13/95, Kyrpitsis/CES, Racc. PI pagg. I-A-167 e II-503, punto 33).
  • EuG, 22.05.1996 - T-140/94

    Enrique Gutiérrez de Quijano y Llorens gegen Europäisches Parlament. - Beamte -

    Auszug aus EuG, 23.02.2001 - T-7/98
    I-A-211 e II-599, punto 16; 22 maggio 1996, causa T-140/94, Gutiérrez de Quijano Llorens/Parlamento, Racc.
  • EuG, 25.02.1992 - T-11/91

    Bernhard Schloh gegen Rat der Europäischen Gemeinschaften. - Beamte - Aufhebung

  • EuG, 01.12.1994 - T-54/92

    Johann Schneider gegen Kommission der Europäischen Gemeinschaften. - Beamte -

  • EuG, 30.03.2000 - T-33/99

    Méndez Pinedo / EZB

  • EuG, 25.03.1998 - T-202/97

    Koopman / Kommission

  • EuGH, 21.11.1989 - 178/88
  • EuG, 01.06.1999 - T-74/99

    Karl L. Meyer gegen Rat der Europäischen Union. - Offensichtliche Unzulässigkeit.

  • EuG, 26.02.1992 - T-16/89

    Hans Herkenrath und andere gegen Kommission der Europäischen Gemeinschaften. -

  • EuGöD, 11.11.2014 - F-52/11

    De Nicola / EIB

    Après l'échec d'une tentative de conciliation avec la Banque, le requérant a, le 5 janvier 1998, saisi le Tribunal de première instance des Communautés européennes d'un premier recours, enregistré sous la référence T-7/98, tendant notamment à l'annulation de son rapport d'appréciation pour l'année 1996 et de la décision de la BEI du 23 juillet 1997 en tant qu'elle ne le promouvait pas à la fonction D, ainsi qu'à la condamnation de la BEI à réparer le préjudice qu'il estimait avoir subi du fait de sa non-promotion et du sentiment de mal-être et d'incertitude pour son avenir, sans cependant faire état de « harcèlement ".

    « [Le requérant] a poursuivi [dans le cadre de son recours devant le Tribunal de première instance (affaire T-7/98)] sa prétention à la promotion en faisant un usage personnel de documents confidentiels de la Banque et en cherchant à discréditer plusieurs autres membres du personnel de la Banque ainsi que sa direction.

    Le 23 décembre 1998, 1e requérant a saisi le Tribunal de première instance d'un deuxième recours, enregistré sous la référence T-208/98, dirigé, notamment, contre une décision du 6 août 1998 de la BEI, en tant qu'elle ne le promouvait pas à la fonction D, et contre son rapport d'appréciation pour l'année 1997, en demandant également réparation du préjudice subi du fait de sa non-promotion, en faisant état de pressions psychologiques, de menaces et d'actes d'intimidation, sans toutefois faire état de « harcèlement ".

    Par une troisième requête déposée le 2 mai 1999 et enregistrée sous la référence T-109/99, le requérant a demandé au Tribunal de première instance, notamment, d'annuler la lettre du 2 février 1999 par laquelle la BEI avait refusé d'accepter la rétractation de sa démission.

    Par arrêt du 23 février 2001, De Nicola/BEI (T-7/98, T-208/98 et T-109/99, ci-après l'« arrêt du 23 février 2001 ", EU:T:2001:69), le Tribunal de première instance a statué sur les trois recours dont le requérant l'avait saisi.

    Par l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), le Tribunal de première instance a, en premier lieu, rejeté les conclusions dirigées contre les rapports d'appréciation pour les années 1996 et 1997 et les décisions de refus de promotion au titre de ces exercices.

    En deuxième lieu, le Tribunal de première instance a vérifié, dans l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), « si les éléments exposés par le requérant permett[aient] de présumer que la Banque ou l'un de ses employés [avaient] adopté vis-à-vis du requérant un comportement de harcèlement, en le discréditant et en dégradant délibérément ses conditions de travail.

    Le Tribunal de première instance a néanmoins relevé, au point 285 de l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), que certains des faits invoqués par le requérant étaient incompatibles avec le principe de bonne administration et le devoir de sollicitude incombant à la BEI.

    En troisième lieu, dans l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), le Tribunal de première instance a considéré que, en raison d'une altération temporaire de son discernement liée à son état de santé, le requérant n'avait pas pu valablement présenter sa démission et que cette dernière devait être déclarée nulle pour vice du consentement.

    Enfin, dans l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), le Tribunal de première instance a partiellement accueilli les demandes de la Banque tendant à retirer du dossier de l'affaire un certain nombre de documents qui avaient été produits par le requérant dans le cadre de la procédure.

    Après le prononcé de l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), le requérant a informé la BEI, par télécopies des 28 février et 1 er mars 2001, qu'il était prêt à reprendre ses fonctions à Luxembourg.

    Il s'agissait, notamment, de l'appropriation irrégulière des documents dont le Tribunal de première instance avait ordonné le retrait du dossier de l'affaire par son arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69) et de la divulgation, sans aucune information ni autorisation de sa hiérarchie, de faits confidentiels dans divers documents dont le requérant était l'auteur - lettres, rapports, articles dans la presse - ou à travers des contacts avec des journalistes.

    En effet, cette lettre réintégrait le requérant dans la fonction E, à laquelle il appartenait auparavant, et constituait une mesure d'exécution conforme de l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69).

    En troisième lieu, après avoir examiné chacun des éléments factuels invoqués par la BEI à l'encontre du requérant, le Tribunal de première instance a considéré que la BEI n'avait pas établi à suffisance de droit que le requérant s'était approprié irrégulièrement les six documents qu'il avait produits dans le cadre des affaires T-7/98, T-208/98 et T-109/99 ni qu'il aurait été personnellement responsable de la transmission des informations reprises dans les articles de presse litigieux.

    En troisième lieu, serait injustifiée la décision du comité d'enquête de ne pas prendre en considération les faits visés dans les procédures ayant donné lieu aux arrêts du 23 février 2001 (EU:T:2001:69) et du 16 décembre 2004 (EU:T:2004:367) au motif que ces arrêts auraient force de chose jugée.

    En troisième lieu, contrairement à ce que soutient le requérant, le comité d'enquête n'aurait pas ignoré les faits qu'il avait dénoncés, mais les aurait considérés à la lumière et dans le respect des arrêts du 23 février 2001 (EU:T:2001:69) et du 16 décembre 2004 (EU:T:2004:367).

    En premier lieu, force est de constater que, dans l'arrêt du 23 février 2001 (EU:T:2001:69), qui est définitif, le Tribunal de première instance a vérifié si les éléments exposés par le requérant permettaient de présumer que la Banque ou l'un de ses employés avaient adopté vis-à-vis de lui un comportement de harcèlement et a jugé que le requérant n'avait pas été victime de harcèlement moral.

    En revanche, au point 91 de l'arrêt du 16 décembre 2004 (EU:T:2004:367), le Tribunal de première instance a jugé que la lettre du 6 mars 2001 n'était pas entachée d'irrégularité au motif, en particulier, qu'« il conven[ait] [...] de tenir compte des circonstances particulières [entourant] l'adoption de cette mesure, à savoir que, d'une part, le différend ayant abouti à l'arrêt du 23 février 2001 [(EU:T:2001:69)] avait sérieusement ébranlé la relation de confiance entre la Banque et le requérant et, d'autre part, la Banque disposait d'indices dont il ne saurait être exclu, à première vue, qu'ils aient pu l'amener à la conclusion que le requérant avait divulgué à des tiers des informations confidentielles sur ses activités et avait tenu des propos diffamants à l'égard de la Banque et de certains membres de son personnel.

  • EuGöD, 08.03.2011 - F-59/09

    De Nicola / EIB

  • EuG, 09.07.2013 - T-234/11

    Arango Jaramillo u.a. / EIB - Rechtsmittel - Öffentlicher Dienst - Personal der

    Dadurch habe das Gericht für den öffentlichen Dienst der Rechtsprechung zu den Klagefristen der Bediensteten der EIB (Urteile des Gerichts vom 23. Februar 2001, De Nicola/EIB, T-7/98, T-208/98 und T-109/99, Slg. ÖD 2001, I-A-49 und II-185, Randnr. 99, und vom 6. März 2001, Dunnett u. a./EIB, T-192/99, Slg. 2001, II-813, Randnrn.

    Der Ausgleich zwischen dem zu den allgemeinen Grundsätzen des Unionsrechts zählenden Recht auf wirksamen gerichtlichen Rechtsschutz, kraft dessen der Kläger über eine angemessene Frist für die Prüfung der Rechtmäßigkeit des ihn beschwerenden Rechtsakts und gegebenenfalls die Vorbereitung seiner Klage verfügen muss, und dem Gebot der Rechtssicherheit, das erfordert, dass nach Ablauf einer bestimmten Frist die von den Stellen der Union erlassenen Rechtsakte unanfechtbar werden, verlangt aber, dass der Unionsrichter mit diesen Rechtsstreitigkeiten innerhalb einer angemessenen Frist befasst wird (vgl. Urteile De Nicola/EIB, oben in Randnr. 24 angeführt, Randnrn.

    Die bloße Tatsache, dass das Gericht in den Urteilen De Nicola/EIB (oben in Randnr. 24 angeführt, Randnrn. 118 bis 120) und Dunnett u. a./EIB (oben in Randnr. 24 angeführt, Randnrn. 57 und 58) Fristen, die drei Monate und zehn Tage nicht überschritten, als angemessen eingestuft hat, bedeutet nicht, dass nicht auch längere Fristen im Licht der Umstände der fraglichen Rechtssachen als "angemessen" hätten eingestuft werden können, denn der Unionsrichter hat sich darauf beschränkt, über die konkreten ihm unterbreiteten Fälle zu entscheiden, ohne zu prüfen, ob längere Fristen noch als angemessen hätten eingestuft werden können.

  • EuG, 19.06.2012 - T-234/11

    Arango Jaramillo u.a. / EIB

    « 14 Il importe à titre liminaire de relever qu'en l'absence dans le traité FUE et dans le règlement du personnel de toute indication sur le délai de recours applicable aux litiges entre la BEI et ses agents le juge de l'Union, après avoir mis en balance, d'une part, le droit du justiciable à une protection juridictionnelle effective, d'autre part, l'exigence de sécurité juridique, juge de manière constante que les litiges entre la BEI et ses agents doivent être portés devant lui dans un délai raisonnable et estime, en s'inspirant des conditions relatives aux délais de recours définies par l'article 91 du statut [des fonctionnaires des Communautés européennes], qu'un délai de trois mois doit, en principe, être considéré comme raisonnable (arrêt du Tribunal de première instance du 23 février 2001, De Nicola/BEI, T-7/98, T-208/98 et T-109/99, points 97 à 99, 100, 101, 107 et 119, et la jurisprudence citée).

    Ce faisant, le Tribunal de la fonction publique aurait donné à la jurisprudence concernant les délais de recours des agents de la BEI (arrêts du Tribunal du 23 février 2001, De Nicola/BEI, T-7/98, T-208/98 et T-109/99, RecFP p. I-A-49 et II-185, point 99, et du 6 mars 2001, Dunnett e.a./BEI, T-192/99, Rec.

  • EuGöD, 30.11.2009 - F-55/08

    De Nicola / EIB

    Gericht erster Instanz: 23. Februar 2001, De Nicola/EIB, T-7/98, T-208/98 und T-109/99, Slg. ÖD 2001, I-A-49 und II-185, Randnr. 132.

    Gericht erster Instanz: De Nicola/EIB, Randnrn.

  • EuG, 16.09.2013 - T-618/11

    De Nicola / EIB

    Tali controversie, che vengono equiparate, per loro natura, alle controversie tra le istituzioni dell'Unione e i loro funzionari o agenti, sono soggette al sindacato giurisdizionale ai sensi dell'art. 270 TFUE (sentenza del Tribunale di primo grado 23 febbraio 2001, cause riunite T-7/98, T-208/98 e T-109/99, De Nicola/BEI, punti 98-101).

    Pertanto, riguardo al primo aspetto, anche supponendo che le conclusioni avverso la decisione del comitato per i ricorsi producano l'effetto di investire il giudice dell'Unione del rapporto informativo contro il quale è stato proposto un ricorso amministrativo (v., in tal senso, sentenza del Tribunale del 23 febbraio 2001, De Nicola/BEI, T-7/98, T-208/98 e T-109/99, Racc. PI pagg. I-A-49 e II-185, punto 132), tale circostanza non giustifica, di per sé, che il giudice dell'Unione si limiti all'esame delle conclusioni dirette contro il rapporto controverso, ovvero rinunci completamente al controllo della fondatezza della decisione del comitato per i ricorsi, dato che tale comitato detiene un potere di controllo completo che lo autorizza a sostituire le proprie valutazioni a quelle previste nel citato rapporto, potere che il Tribunale della funzione pubblica non può, da parte sua, vantare.

  • EuGöD, 09.12.2008 - F-52/05

    Q / Kommission - Öffentlicher Dienst - Beamte - Mobbing - Beistandspflicht der

    Folglich müsse ein solches Verhalten objektiv einen vorsätzlichen Charakter aufweisen, wie dies aus einer ständigen Rechtsprechung hervorgehe (vgl. in diesem Sinne Urteile des Gerichts erster Instanz vom 23. Februar 2001, De Nicola/EIB, T-7/98, T-208/98 und T-109/99, Slg. ÖD 2001, I-A-49 und II-185, vom 8. Juli 2004, Schochaert/Rat, T-136/03, Slg. ÖD 2004, I-A-215 und II-957, und vom 4. Mai 2005, Schmit/Kommission, T-144/03, Slg. ÖD 2005, I-A-101 und II-465).

    Das Gericht erster Instanz hat zwar in mehreren Urteilen entschieden, dass ein Verhalten objektiv einen vorsätzlichen Charakter aufweisen muss, damit es als Mobbing eingestuft werden kann, und dass ein Kläger unabhängig von der subjektiven Wahrnehmung der von ihm vorgetragenen Tatsachen eine Gesamtheit von Umständen darlegen muss, die die Feststellung erlauben, dass ein gegen ihn gerichtetes Verhalten objektiv darauf gerichtet war, ihn in Misskredit zu bringen oder seine Arbeitsbedingungen absichtlich zu verschlechtern (Urteile De Nicola/EIB, Randnr. 286, Schochaert/Rat, Randnr. 41, und Schmit/Kommission, Randnrn.

  • EuG, 13.12.2017 - T-482/16

    Arango Jaramillo u.a. / EIB - Öffentlicher Dienst - Bedienstete der EIB -

    Insoweit ist darauf hinzuweisen, dass nach der Rechtsprechung, auch wenn die Dreimonatsfrist des Art. 91 Abs. 3 des Statuts nur auf Rechtsstreitigkeiten zwischen den Unionsorganen und ihren Beamten oder Bediensteten gilt und nicht für ausschließlich interne Streitigkeiten zwischen der EIB und ihren Bediensteten, insbesondere für jene Streitigkeiten, in deren Rahmen diese Bediensteten die Aufhebung von sie beschwerenden Rechtsakten der EIB beantragen, diese eine sachdienliche Vergleichsgrundlage darstellt, da die erstgenannten Rechtsstreitigkeiten ihrer Natur nach den zweitgenannten ähneln und beide der richterlichen Kontrolle nach Art. 270 AEUV unterliegen (Urteil vom 23. Februar 2001, De Nicola/EIB, T-7/98, T-208/98 und T-109/99, EU:T:2001:69, Rn. 100).

    Unter Berücksichtigung zum einen der in den vorstehenden Randnummern erwähnten besonderen Umstände des Falles und zum anderen der Rechtsprechung, die zugunsten der Kläger das Bestehen einer starken Vermutung für die Angemessenheit der Richtfrist von drei Monaten annimmt (vgl. in diesem Sinne die Stellungnahme des Generalanwalts Mengozzi in der Rechtssache Überprüfung Arango Jaramillo u. a./EIB, C-334/12 RX-II, EU:C:2012:733, Rn. 49; Urteil vom 23. Februar 2001, De Nicola/EIB, T-7/98, T-208/98 und T-109/99, EU:T:2001:69, Rn. 101 und 107, und Beschluss vom 6. Dezember 2002, D/EIB, T-275/02 R, EU:T:2002:306, Rn. 33; vgl. auch oben, Rn. 65), zuzüglich der pauschalen Entfernungsfrist von zehn Tagen, ist davon auszugehen, dass die im vorliegenden Fall innerhalb von drei Monaten und elf Tagen erhobene Klage der Kläger innerhalb einer angemessenen Frist erhoben wurde.

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-104/13

    De Nicola / EIB

    La BEI estime, en réponse au premier argument du requérant, que ce dernier ne précise pas comment la définition de la notion de harcèlement moral adoptée par le comité d'enquête a pu lui porter préjudice, le comité d'enquête ayant fondé son rapport sur la notion de harcèlement retenue par le juge de l'Union, notamment dans les arrêts du 23 février 2001, De Nicola/BEI (T-7/98, T-208/98 et T-109/99, EU:T:2001:69), et du 30 novembre 2009, De Nicola/BEI (F-55/08, EU:F:2009:159, annulé partiellement par l'arrêt du 27 avril 2012, De Nicola/BEI, T-37/10 P, EU:T:2012:205).

    Il ressort du rapport du 14 mars 2013 que le comité d'enquête, dans l'exécution de son mandat, a utilisé comme définition du harcèlement moral celle retenue, selon lui, par le juge de l'Union dans les affaires ayant donné lieu aux arrêts du 23 février 2001, De Nicola/BEI (T-7/98, T-208/98 et T-109/99, EU:T:2001:69), et du 30 novembre 2009, De Nicola/BEI (F-55/08, EU:F:2009:159), à savoir « toute conduite abusive se manifestant de façon durable, répétitive ou systématique par des comportements, des paroles, des actes, des gestes et des écrits qui sont intentionnels et qui portent atteinte à la personnalité, la dignité ou l'intégrité physique ou psychique d'une personne ".

  • EuG, 04.05.2005 - T-144/03

    Schmit / Kommission

    Référence à : Tribunal 23 février 2001, De Nicola/BEI, T-7/98 et T-109/99, RecFP p. I-A-49 et II-185, point 286 ; Tribunal 8 juillet 2004, Schochaert/Conseil, T-136/03, non encore publié au Recueil, point 41.

    64 À titre liminaire, et pour ce qui est de la notion de harcèlement moral, il y a lieu de rappeler que, indépendamment de la perception subjective qu'il a pu avoir des faits qu'il allègue, le requérant doit avancer un ensemble d'éléments permettant d'établir qu'il a subi un comportement qui a visé, objectivement, à le discréditer ou à dégrader délibérément ses conditions de travail (arrêt du Tribunal du 23 février 2001, De Nicola/BEI, T-7/98, T-208/98 et T-109/99, RecFP p. I-A-49 et II-185, point 286, et voir, en ce sens, arrêt du Tribunal du 8 juillet 2004, Schochaert/Conseil, T-136/03, non encore publié au Recueil, point 41).

  • EuG, 16.12.2004 - T-120/01

    De Nicola / BEI - Personal der Europäischen Investitionsbank - Zulässigkeit -

  • EuGöD, 28.06.2011 - F-49/10

    De Nicola / EIB - Öffentlicher Dienst - Personal der Europäischen

  • EuG, 09.08.2001 - T-120/01

    De Nicola / EIB

  • EuG, 13.10.2015 - T-103/13

    Kommission / Cocchi und Falcione

  • EuG, 29.06.2018 - T-218/17

    HF / Parlament - Öffentlicher Dienst - Vertragsbedienstete - Art. 24 des Statuts

  • EuG, 12.05.2015 - T-562/12

    Dalli / Kommission

  • EuG, 27.04.2012 - T-37/10

    De Nicola / EIB

  • EuG, 16.09.2013 - T-264/11

    De Nicola / EIB

  • EuG, 13.12.2005 - T-155/03

    Cwik / Kommission

  • EuG, 16.05.2006 - T-73/05

    Magone / Kommission

  • EuGöD, 18.05.2009 - F-138/06

    Meister / HABM - Öffentlicher Dienst - Beamte - Beurteilung -

  • EuGöD, 21.07.2016 - F-100/15

    De Nicola / EIB

  • EuGöD, 04.02.2011 - F-34/10

    Arango Jaramillo u.a. / EIB - Öffentlicher Dienst - Personal der Europäischen

  • EuG, 13.07.2006 - T-285/04

    Andrieu / Kommission

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-128/11

    De Nicola / EIB

  • EuG, 05.12.2006 - T-416/03

    Angelidis / Parlament

  • EuG, 10.01.2024 - T-159/23

    VN/ Kommission

  • EuGöD, 02.12.2014 - F-142/11

    Simpson / Rat

  • EuG, 12.09.2007 - T-249/04

    Combescot / Kommission

  • EuG, 20.09.2001 - T-95/01

    Coget u.a. / Rechnungshof

  • Generalanwalt beim EuGH, 21.11.2012 - C-334/12 RX-II

    Réexamen Arango Jaramillo u.a. / EIB

  • EuG, 05.12.2006 - T-424/04

    Angelidis / Parlament

  • EuG, 27.06.2001 - T-164/99

    Leroy / Rat

  • EuGöD, 10.07.2014 - F-115/11

    CG / EIB - Öffentlicher Dienst - Personal der EIB - Ernennung - Stelle als

  • EuG, 16.09.2013 - T-418/11

    De Nicola / EIB

  • EuGöD, 28.09.2011 - F-13/10

    De Nicola / EIB

  • EuG, 08.03.2005 - T-275/02

    D / EIB

  • EuG, 14.09.2017 - T-504/16

    Bodson u.a. / EIB - Öffentlicher Dienst - Beschäftigte der EIB - Vergütung -

  • EuG, 06.12.2002 - T-275/02

    D / EIB

  • EuGöD, 15.09.2011 - F-62/10

    Esders / Kommission

  • EuGöD, 12.06.2013 - F-5/12

    Bogusz / FRONTEX

  • EuG, 16.04.2008 - T-486/04

    Michail / Kommission

  • EuG, 28.11.2006 - T-47/04

    Milbert u.a. / Kommission

  • EuG, 17.06.2003 - T-385/00

    Seiller / EIB

  • EuGöD, 26.06.2013 - F-78/11

    BM / EZB

  • EuGöD, 29.03.2007 - F-31/05

    Cwik / Kommission

  • EuGöD, 27.03.2007 - F-11/07

    Montes Dória / Kommission

  • EuG, 12.11.2002 - T-271/01

    López Cejudo / Kommission

  • EuG, 11.09.2019 - T-545/18

    YL/ Kommission

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