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   EuG, 16.09.2013 - T-264/11 P   

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EuG, 16.09.2013 - T-264/11 P (https://dejure.org/2013,24445)
EuG, Entscheidung vom 16.09.2013 - T-264/11 P (https://dejure.org/2013,24445)
EuG, Entscheidung vom 16. September 2013 - T-264/11 P (https://dejure.org/2013,24445)
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Volltextveröffentlichungen (2)

Sonstiges (3)

  • Europäischer Gerichtshof (Verfahrensmitteilung)

    Rechtsmittel, eingelegt am 21. Mai 2011 von Carlo De Nicola gegen das Urteil des Gerichts für den öffentlichen Dienst vom 8. März 2011 in der Rechtssache F-59/09, De Nicola/EIB

  • EU-Kommission (Verfahrensmitteilung)

    Rechtsmittel

  • Europäischer Gerichtshof (Verfahrensdokumentation)

    Rechtsmittel gegen das Urteil des Gerichts für den öffentlichen Dienst (Erste Kammer) vom 8. März 2011 in der Rechtssache F"59/09, mit der die Klage teilweise abgewiesen wurde, mit der der Kläger zum einen beantragt hatte, die Entscheidung des Beschwerdeausschusses der ...

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Wird zitiert von ... (26)Neu Zitiert selbst (17)

  • EuGöD, 30.11.2009 - F-55/08

    De Nicola / EIB

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Infatti, indipendentemente dalla questione se il Tribunale della funzione pubblica fosse autorizzato a fondarsi, in tale contesto, sulla sua sentenza del 30 novembre 2009, De Nicola/BEI (F-55/08, Racc. PI pagg. I-A-1-469 e II-A-1-2529; in prosieguo: la «sentenza del 30 novembre 2009") (annullata sul punto dalla sentenza del 27 aprile 2012, punto 15 supra, punti 39 e ss.), si deve necessariamente rilevare che la decisione del comitato per i ricorsi non contiene alcuna decisione - né positiva né negativa - su tale rapporto informativo, ciò che del resto il Tribunale della funzione pubblica stesso riconosce al punto 132 della sentenza impugnata.

    Inoltre, egli avrebbe presentato una domanda analoga nel suo ricorso nella causa F-55/08 (punto 53), di modo che, il 25 giugno 2009, data della notifica del presente ricorso alla BEI (punto 113 della sentenza impugnata), quest'ultima sarebbe venuta a conoscenza della sua domanda di assistenza (punto 152 della sentenza impugnata), alla quale non avrebbe mai risposto.

    Anche ipotizzando che una siffatta domanda sia necessaria, il ricorrente ritiene di aver soddisfatto tale condizione avendo presentato la sua prima domanda di assistenza nel 2008, e cioè con la notifica del suo ricorso nella causa F-55/08, la seconda il 27 marzo 2009 e la terza il 15 aprile 2009, domande rimaste tutte senza risposta da parte della BEI.

  • EuGöD, 08.03.2011 - F-59/09

    De Nicola / EIB

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    avente ad oggetto l'impugnazione volta all'annullamento della sentenza del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea (Prima Sezione) dell'8 marzo 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, non ancora pubblicata nella Raccolta),.

    Con la sua impugnazione proposta ai sensi dell'articolo 9 dell'allegato I allo Statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, il ricorrente, sig. Carlo de Nicola, chiede l'annullamento parziale della sentenza del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea (Prima Sezione) dell'8 marzo 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, non ancora pubblicata nella Raccolta; in prosieguo: la «sentenza impugnata"), nella parte in cui quest'ultimo ha respinto, in particolare, da un lato, la sua domanda di annullare la decisione del comitato per i ricorsi della Banca europea per gli investimenti (BEI), del14 novembre 2008, di non continuare il procedimento di ricorso avviato dinanzi ad esso e vertente sulla contestazione da parte sua del suo rapporto informativo per l'anno 2007 nonché delle decisioni di promozione adottate dalla BEI a titolo dell'esercizio di valutazione e di promozione per il 2007, e, dall'altro, la sua domanda di accertare che egli è stato vittima di molestie psicologiche nonché di ordinare alla BEI di provvedere alla cessazione delle medesime e di risarcire i danni che egli ritiene aver subìto a causa di tali molestie.

    La sentenza del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea (Prima Sezione) dell'8 marzo 2011, De Nicola/BEI (F-59/09), è annullata nella parte in cui respinge, da un lato, le conclusioni del sig. Carlo De Nicola volte all'annullamento della decisione del comitato per i ricorsi della Banca europea per gli investimenti (BEI) e, dall'altro, le sue conclusioni dirette al risarcimento degli asseriti danni a titolo delle molestie psicologiche che la BEI avrebbe attuato nei suoi confronti.

  • EuG, 27.04.2012 - T-37/10

    De Nicola / EIB

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Con lettera del 26 novembre 2012, a titolo di misura di organizzazione del procedimento ai sensi dell'articolo 64 del regolamento di procedura, il Tribunale ha invitato le parti a esporre, in udienza, le proprie osservazioni sulle conseguenze che occorreva trarre, ai fini della soluzione della presente controversia, dalla sentenza del Tribunale del 27 aprile 2012, De Nicola/BEI, T-37/10 P, non ancora pubblicata nella Raccolta (in prosieguo: la «sentenza del 27 aprile 2012").

    Al contrario, nell'ambito del quarto motivo, nella parte in cui il ricorrente contesta al Tribunale della funzione pubblica di aver illegittimamente respinto, al punto 157 della sentenza impugnata, per incompetenza o, in ogni caso, in quanto irricevibile la sua domanda risarcitoria, la BEI ha riconosciuto in udienza che detto motivo poteva ricevere la medesima risposta dell'analogo motivo dedotto dal ricorrente nella causa T-37/10 P, al quale il Tribunale aveva risposto nella sua sentenza del 27 aprile 2012, citata nel precedente punto 15 (punti da 74 a 80).

  • EuGH, 24.09.2009 - C-125/07

    Erste Bank der österreichischen Sparkassen / Kommission - Rechtsmittel - Kartelle

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Il Tribunale della funzione pubblica è quindi il solo giudice dell'eventuale necessità di integrare gli elementi di informazione di cui dispone nelle cause di cui è investito e di scegliere le misure di organizzazione del procedimento o i mezzi istruttori adeguati a tal fine (v., in tal senso e per analogia, sentenza della Corte del 24 settembre 2009, Erste Group Bank e a./Commissione, C-125/07 P, C-133/07 P, C-135/07 P e C-137/07 P, Racc. pag. I-8681, punto 319, e ordinanza della Corte del 10 giugno 2010, Thomson Sales Europe/Commissione, C-498/09 P, non pubblicata nella Raccolta, punto 138).
  • EuGH, 10.05.2001 - C-345/00

    FNAB u.a. / Rat

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Il Tribunale ricorda che, come già dichiarato nella sentenza del 27 aprile 2012, citata nel precedente punto 15 (punti da 97 a 101), in relazione ad un motivo analogo dedotto dal ricorrente, in forza dell'articolo 11 dell'allegato I allo Statuto della Corte, l'impugnazione proposta dinanzi al Tribunale deve limitarsi ai motivi di diritto e dev'essere fondata su motivi relativi all'incompetenza del Tribunale della funzione pubblica, a vizi della procedura dinanzi a quest'ultimo recanti pregiudizio agli interessi della parte ricorrente o alla violazione del diritto dell'Unione da parte di quest'ultimo (v., per analogia, sentenza della Corte del 16 marzo 2000, Parlamento/Bieber, C-284/98 P, Racc. pag. I-1527, punto 30; ordinanze della Corte del 10 maggio 2001, FNAB e a./Consiglio, C-345/00 P, Racc. pag. I-3811, punto 28, e del 9 novembre 2007, Lavagnoli/Commissione, C-74/07 P, non pubblicata nella Raccolta, punto 20).
  • EuG, 23.02.2001 - T-7/98

    Carlo De Nicola gegen Europäische Investitionsbank. - Europäische

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Come ricordato dal Tribunale nella sentenza del 27 aprile 2012, citata nel precedente punto 15 (punto 75), si evince chiaramente da tale articolo, che prevede una procedura di conciliazione che si svolge indipendentemente dal ricorso presentato dinanzi alla Corte, che la ricevibilità di un ricorso siffatto non è per nulla subordinata all'esaurimento di tale procedimento amministrativo (v., in tal senso, sentenza del Tribunale del 23 febbraio 2001, De Nicola/BEI, T-7/98, T-208/98 e T-109/99, Racc. PI pagg. I-A-49 e II-185, punto 96).
  • EuGH, 27.04.2006 - C-230/05

    L / Kommission

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    La valutazione dei fatti, salvo in caso di snaturamento degli elementi di prova addotti dinanzi al Tribunale della funzione pubblica, non costituisce quindi una questione di diritto soggetta, come tale al sindacato del giudice dell'impugnazione (v., per analogia, sentenze della Corte del 2 ottobre 2001, BEI/Hautem, C-449/99 P, Racc. pag. I-6733, punto 44, e del 5 giugno 2003, 0'Hannrachain/Parlamento, C-121/01 P, Racc. pag. I-5539, punto 35; ordinanza della Corte del 27 aprile 2006, L/Commissione, C-230/05 P, non pubblicata nella Raccolta, punto 45).
  • EuG, 16.05.2006 - T-73/05

    Magone / Kommission

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Per quanto riguarda la contestazione principale da parte del ricorrente, nell'ambito del terzo motivo, della legittimità dei motivi illustrati ai punti 150 e 151 della sentenza impugnata, è sufficiente rilevare che il Tribunale della funzione pubblica ha correttamente dichiarato che non spettava al giudice dell'Unione pervenire a constatazioni di principio o rivolgere ingiunzioni all'amministrazione (v. sentenze del Tribunale del 16 dicembre 2004, De Nicola/BEI, T-120/01 e T-300/01, Racc. PI pagg. I-A-365 e II-1671, punto 136, e del 16 maggio 2006, Magone/Commissione, T-73/05, Racc. PI pagg. I-A-2-107 e II-A-2-485, punto 15 e giurisprudenza ivi citata), e ciò indipendentemente dalla formulazione precisa di tale domanda, della quale il ricorrente asserisce lo snaturamento (v. punto 56 supra).
  • EuGH, 10.06.2010 - C-498/09

    Thomson Sales Europe / Kommission

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Il Tribunale della funzione pubblica è quindi il solo giudice dell'eventuale necessità di integrare gli elementi di informazione di cui dispone nelle cause di cui è investito e di scegliere le misure di organizzazione del procedimento o i mezzi istruttori adeguati a tal fine (v., in tal senso e per analogia, sentenza della Corte del 24 settembre 2009, Erste Group Bank e a./Commissione, C-125/07 P, C-133/07 P, C-135/07 P e C-137/07 P, Racc. pag. I-8681, punto 319, e ordinanza della Corte del 10 giugno 2010, Thomson Sales Europe/Commissione, C-498/09 P, non pubblicata nella Raccolta, punto 138).
  • EuG, 16.12.2004 - T-120/01

    De Nicola / BEI - Personal der Europäischen Investitionsbank - Zulässigkeit -

    Auszug aus EuG, 16.09.2013 - T-264/11
    Per quanto riguarda la contestazione principale da parte del ricorrente, nell'ambito del terzo motivo, della legittimità dei motivi illustrati ai punti 150 e 151 della sentenza impugnata, è sufficiente rilevare che il Tribunale della funzione pubblica ha correttamente dichiarato che non spettava al giudice dell'Unione pervenire a constatazioni di principio o rivolgere ingiunzioni all'amministrazione (v. sentenze del Tribunale del 16 dicembre 2004, De Nicola/BEI, T-120/01 e T-300/01, Racc. PI pagg. I-A-365 e II-1671, punto 136, e del 16 maggio 2006, Magone/Commissione, T-73/05, Racc. PI pagg. I-A-2-107 e II-A-2-485, punto 15 e giurisprudenza ivi citata), e ciò indipendentemente dalla formulazione precisa di tale domanda, della quale il ricorrente asserisce lo snaturamento (v. punto 56 supra).
  • EuGH, 09.11.2007 - C-74/07

    Lavagnoli / Kommission

  • EuGöD, 11.11.2014 - F-52/11

    De Nicola / EIB

  • EuG, 17.06.2003 - T-385/00

    Seiller / EIB

  • EuGH, 28.02.2013 - C-334/12

    Réexamen Arango Jaramillo u.a. / EIB - Überprüfung des Urteils T-234/11 P -

  • EuG, 29.11.2006 - T-135/05

    Campoli / Kommission

  • EuG, 01.03.2005 - T-258/03

    Mausolf / Europol

  • EuG, 10.09.2003 - T-165/01

    McAuley / Rat

  • EuGöD, 18.11.2014 - F-59/09

    De Nicola / EIB

    La présente affaire a été renvoyée au Tribunal par arrêt du Tribunal de l'Union européenne du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, ci-après l'« arrêt de renvoi ", EU:T:2013:461), annulant partiellement l'arrêt du Tribunal du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, ci-après l'« arrêt initial ", EU:F:2011:19), qui avait statué sur le recours, parvenu au greffe du Tribunal le 13 juin 2009, par lequel M. De Nicola demandait, en substance, premièrement, l'annulation de la décision du comité de recours de la Banque européenne d'investissement (BEI) du 14 novembre 2008, deuxièmement, l'annulation des décisions de promotion du 29 avril 2008 et de la décision du même jour de ne pas le promouvoir, troisièmement, l'annulation de son rapport d'appréciation pour l'année 2007, quatrièmement, la constatation du harcèlement moral dont il s'estimait victime et, cinquièmement, la condamnation de la BEI à y mettre un terme et à réparer les préjudices qu'il estimait avoir subis en raison de ce harcèlement.

    Pour un exposé complet des faits à l'origine du litige, il y a lieu de se reporter aux points 20 à 94 de l'arrêt initial (EU:F:2011:19), auxquels renvoie expressément le point 2 de l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461).

    L'arrêt initial (EU:F:2011:19) a été partiellement annulé par l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461).

    Dans le dispositif de l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), le Tribunal de l'Union européenne a jugé ce qui suit :.

    Aux points 39 à 45 de l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), le Tribunal de l'Union européenne a jugé, en substance, que le Tribunal avait commis une erreur de droit en considérant que les conclusions en annulation de la décision du comité de recours devaient être analysées comme visant le rapport litigieux.

    Au point 69 de l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), le Tribunal de l'Union européenne a estimé que, faute de réglementation interne pertinente à cet effet au sein de la BEI, le Tribunal n'était pas en droit de faire dépendre sa compétence ou la recevabilité de conclusions indemnitaires dont il était saisi de l'existence d'une demande indemnitaire préalable et avait ainsi commis une seconde erreur de droit.

    Estimant que l'affaire n'était pas en état d'être jugée, le Tribunal de l'Union européenne l'a renvoyée au Tribunal, en précisant qu'il incombait à ce dernier, en premier lieu, d'apprécier la légalité de la décision du comité de recours et, en second lieu, de statuer sur les conclusions indemnitaires au titre du harcèlement moral prétendument subi par le requérant (arrêt de renvoi, EU:T:2013:461, points 86 à 88).

    Le 16 septembre 2013, 1e Tribunal de l'Union européenne a prononcé, outre l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), deux autres arrêts dans des affaires sur pourvoi opposant le requérant à la BEI, à savoir les arrêts De Nicola/BEI (T-418/11 P, EU:T:2013:478) et De Nicola/BEI (T-618/11 P, EU:T:2013:479).

    - condamner le requérant aux dépens dans la présente affaire et ordonner que chaque partie supporte ses propres dépens dans les affaires ayant donné lieu respectivement à l'arrêt initial (EU:F:2011:19) et à l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461).

    Quant aux troisième et quatrième griefs du requérant, il y a lieu de rappeler que, dans l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), le Tribunal de l'Union européenne a statué ainsi :.

    Compte tenu des précisions figurant au point 87 de l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), il y a lieu de vérifier le bien-fondé des griefs avancés par le requérant quant à la prétendue attribution à celui-ci, par la décision du 14 décembre 2007, de prises de position ne correspondant pas à la réalité.

    C'est d'ailleurs ce que le Tribunal de l'Union européenne a également constaté au point 44 de l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461) lorsqu'il a affirmé que, en classant le recours du requérant sans décision définitive sur le fond et en versant cette décision de classement dans le dossier personnel de ce dernier, « le comité de recours a[vait] enlevé au requérant une instance de contrôle ".

    Dans l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461), le Tribunal de l'Union européenne a jugé que le Tribunal était fondé à rejeter comme irrecevables tant la demande de constater le harcèlement que celle d'y mettre fin, sur la base de la jurisprudence selon laquelle il n'appartient pas au juge de l'Union de faire des constatations de principe ou d'adresser des injonctions à l'administration (arrêt de renvoi, EU:T:2013:461, points 63 et 64, et la jurisprudence citée).

    L'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461) ayant déjà statué sur la légalité du rejet par le Tribunal de la demande de constater un harcèlement moral et étant devenu définitif, le présent chef de conclusions, que le requérant a maintenu dans ses observations écrites après renvoi, est manifestement irrecevable.

    Le Tribunal de l'Union européenne a rejeté comme irrecevable le moyen du pourvoi tiré du défaut d'examen par le Tribunal des demandes de mesures d'instruction (arrêt de renvoi, EU:T:2013:461, points 79 à 83).

    En l'espèce, il résulte des motifs énoncés dans le présent arrêt que la BEI est, pour l'essentiel, la partie qui succombe, tant dans l'affaire ayant donné lieu à l'arrêt de renvoi (EU:T:2013:461) que dans la présente affaire.

    4) La Banque européenne d'investissement supporte ses propres dépens et est condamnée à supporter les dépens exposés par M. De Nicola dans les affaires F-59/09, T-264/11 P et F-59/09 RENV.

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-128/11

    De Nicola / EIB

    La seconde affaire a donné lieu à l'arrêt du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19), annulé partiellement sur pourvoi, avec renvoi devant le Tribunal, par l'arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), puis, sur renvoi, à l'arrêt du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248, ci-après l'« arrêt F-59/09 RENV ").

    Le 16 septembre 2013, 1e Tribunal de l'Union européenne a prononcé les arrêts dans trois affaires opposant le requérant à la BEI, à savoir l'arrêt De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), l'arrêt De Nicola/BEI (T-418/11 P, EU:T:2013:478), et l'arrêt De Nicola/BEI (T-618/11 P, EU:T:2013:479).

    Dans ces deux derniers arrêts, le Tribunal a statué suite aux arrêts d'annulation et de renvoi du Tribunal de l'Union européenne, respectivement, des 27 avril 2012 (De Nicola/BEI, T-37/10 P, EU:T:2012:205) et 16 septembre 2013 (De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461).

    La conciliation entre ces deux valeurs fondamentales propres à toute communauté fondée sur l'État de droit exige que, en l'absence d'une indication péremptoire précise de délais figurant dans les dispositions de droit pertinentes, tout litige entre la BEI et l'un de ses agents puisse être porté devant le juge de l'Union dans le respect d'un délai qui doit être raisonnable et qui de ce fait ne saurait être un délai préfix de forclusion opposé au recours de l'agent concerné (voir, en ce sens, arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 51).

    Il ressort également de la jurisprudence que, dans le cas spécifique du personnel de la BEI, le caractère raisonnable du délai pour introduire un recours en annulation devant le juge de l'Union doit être apprécié en fonction de l'ensemble des circonstances de l'espèce et, notamment, de l'enjeu du litige pour l'intéressé, de la complexité de l'affaire et du comportement des parties en cause (voir arrêts du 9 juillet 2013, Arango Jaramillo e.a./BEI, T-234/11 P RENV-RX, EU:T:2013:348, point 31, et du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 49).

    En tenant compte de ces circonstances ainsi que des arrêts mentionnés au point 35 de la présente ordonnance, il y lieu de considérer que, dans le contentieux opposant la BEI à l'un de ses agents, un délai de plus de huit mois pour saisir le Tribunal, courant à compter du jour de la communication de l'acte faisant grief à l'agent concerné, peut être considéré comme étant un délai raisonnable, à condition toutefois, d'une part, que l'éventuelle procédure devant le comité de recours contre ledit acte faisant grief ait été ouverte par l'agent concerné dans un délai raisonnable et/ou, d'autre part, que l'intéressé ait introduit une éventuelle demande de conciliation dans un délai également raisonnable, et ceci par rapport à l'ensemble des circonstances de l'espèce (voir, en ce sens, arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 52).

    Cependant, le requérant s'étant, d'une part, désisté de la procédure devant le comité de recours qu'il avait saisi dans un délai en principe raisonnable, soit le 30 juin 2011, et ayant, d'autre part, introduit une demande d'ouverture de la procédure de conciliation le 2 août 2011, à savoir plus de quatre mois après la remise de son rapport d'évaluation 2010, soit dans un délai qui dépasse largement celui dans lequel il avait saisi, dans un premier temps, le comité de recours, force est de constater que l'introduction, le 2 décembre 2011, du présent recours visant l'annulation du rapport d'évaluation 2010 remis le 25 mars 2011 est intervenue dans un délai de plus de huit mois et donc dans un délai de recours qui n'est manifestement pas raisonnable (voir, en ce sens, arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 52).

    Dès lors, la présente affaire, si elle peut être considérée en soi comme une affaire complexe, traite en revanche, d'une problématique tellement bien connue du requérant et de son avocat que le délai de plus de huit mois pour introduire le présent recours, sans avoir entretemps utilisé convenablement les procédures facultatives internes à la BEI prévues pour ce type de litige, apparaît manifestement déraisonnable (voir, en ce sens, arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 52).

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-82/12

    De Nicola / EIB

    Par requête parvenue au greffe du Tribunal le 30 juillet 2012, M. De Nicola demande, notamment, premièrement, l'annulation de la décision du comité de recours (ci-après le « comité de recours ") de la Banque européenne d'investissement (BEI ou ci-après la « Banque ") du 15 février 2012 rejetant son recours interne contre la nouvelle évaluation de sa performance au titre de l'année 2007, cette nouvelle évaluation découlant de l'annulation du rapport d'évaluation portant sur l'année 2007 et de l'annulation de la décision de refus de promotion par l'arrêt du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19, ci-après l'« arrêt F-59/09 ", annulé partiellement sur pourvoi par l'arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, ci-après l'« arrêt T-264/11 P "), deuxièmement, l'annulation du nouveau rapport d'évaluation 2007 et de « tous les actes connexes, consécutifs et préalables ", troisièmement, l'annulation des décisions de promotion du 29 avril 2008 relatives à l'exercice d'évaluation portant sur l'année 2007 (ci-après les « décisions de promotion du 29 avril 2008 ") et, quatrièmement, la condamnation de la Banque à reconstruire sa carrière ainsi qu'à lui payer des dommages et intérêts en réparation des préjudices matériel et moral qu'il estime avoir subis.

    Cette affaire a donné lieu à l'arrêt F-59/09, annulé partiellement sur pourvoi avec renvoi devant le Tribunal par l'arrêt T-264/11 P, et, sur renvoi, à l'arrêt du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248, ci-après l'« arrêt F-59/09 RENV ").

    Le 16 septembre 2013, 1e Tribunal de l'Union européenne a prononcé les arrêts dans trois affaires opposant le requérant à la BEI, à savoir l'arrêt T-264/11 P (voir points 1 et 2 du présent arrêt) et les arrêts De Nicola/BEI (T-418/11 P, EU:T:2013:478) et De Nicola/BEI (T-618/11 P, EU:T:2013:479).

    Dans les deux derniers arrêts le Tribunal a statué suite aux arrêts d'annulation et de renvoi du Tribunal de l'Union européenne, respectivement, des 27 avril 2012 (De Nicola/BEI, T-37/10 P, EU:T:2012:205) et 16 septembre 2013 (arrêt T-264/11 P).

    Par l'arrêt T-264/11 P, le Tribunal de l'Union européenne a rejeté le moyen du pourvoi introduit contre l'arrêt F-59/09 visant à contester la légalité du rejet par le Tribunal de la demande d'annulation des décisions de promotion du 29 avril 2008, 1equel rejet est donc devenu définitif et a ainsi acquis l'autorité de la force jugée.

  • EuGöD, 11.11.2014 - F-52/11

    De Nicola / EIB

    Cet arrêt a été partiellement annulé par le Tribunal de l'Union européenne (arrêt De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461), qui a ensuite renvoyé l'affaire devant le Tribunal, où elle a été enregistrée sous la référence F-59/09 RENV.

    Le 16 septembre 2013, 1e Tribunal de l'Union européenne a prononcé l'arrêt De Nicola/BEI (EU:T:2013:461), l'arrêt De Nicola/BEI (T-418/11 P, EU:T:2013:478) et l'arrêt De Nicola/BEI (EU:T:2013:479).

    Le 25 février 2014, à l'issue de l'audience de plaidoiries dans la présente affaire, les parties ont donné leur accord pour que le Tribunal procède, à la lumière notamment des arrêts De Nicola/BEI (EU:T:2013:461), De Nicola/BEI (EU:T:2013:478) et De Nicola/BEI (EU:T:2013:479) rendus le 16 septembre 2013 par le Tribunal de l'Union européenne, à une tentative de règlement amiable de l'ensemble des neuf affaires qui les opposaient et qui, à cette date, étaient pendantes devant lui, à savoir les affaires F-55/08 RENV, F-59/09 RENV, F-45/11, F-52/11, F-128/11, F-37/12, F-82/12, F-55/13 et F-104/13.

    Or, il est de jurisprudence constante qu'il n'appartient au juge de l'Union ni de faire des constatations de principe (arrêts du 16 décembre 2004, EU:T:2004:367, point 136, et De Nicola/BEI, EU:T:2013:461, point 63) ni d'adresser des injonctions à l'administration (arrêts Psarras/ENISA, F-118/10, EU:F:2012:138, point 31, et Cerafogli/BCE, F-43/10, EU:F:2012:184, point 43, faisant l'objet d'un pourvoi pendant devant le Tribunal de l'Union européenne, affaire T-114/13 P).

  • EuGöD, 10.07.2014 - F-115/11

    CG / EIB - Öffentlicher Dienst - Personal der EIB - Ernennung - Stelle als

    Als Antwort auf das vom Gericht im Rahmen von prozessleitenden Maßnahmen formulierte Ersuchen, ihren Standpunkt zur Zulässigkeit des Schadensersatzantrags aufgrund der Urteile De Nicola/EIB (T-37/10 P, EU:T:2012:205) und De Nicola/EIB (T-264/11 P, EU:T:2013:461) klarzustellen, trägt die Bank vor, dass dann, wenn gemäß diesen Urteilen ein Schadensersatzantrag einem Unionsrichter unterbreitet werden könnte, ohne dass vorher ein Schadensersatzantrag an die Verwaltung gerichtet worden sei, der Betreffende der von ihm angerufenen Verwaltung zugestehen müsse, sich innerhalb einer angemessenen Frist zu äußern, wenn eine Person beschließe, die Verwaltung zu ersuchen, vorab zu einer bestimmten Frage Stellung zu nehmen, auch wenn dieses Verfahren nicht zwingend vorgesehen sei.

    Im Übrigen wurde im Urteil De Nicola/EIB (EU:T:2013:461, Rn. 69 bis 73), das auf ein Rechtsmittel gegen das Urteil des Gerichts De Nicola/EIB (F-59/09, EU:F:2011:19) erging, in dem das Gericht in entsprechender Anwendung von Art. 91 Abs. 1 des Statuts der Auffassung war, dass es für eine Klage nicht zuständig sei, die vor ihm mit der Begründung erhoben worden sei, dass diese Klage nicht gegen eine den Betroffenen beschwerende Maßnahme der Bank gerichtet sei, und dass vorab kein Schadensersatzantrag an die Bank gerichtet worden sei, festgestellt, dass wegen des Fehlens einer maßgeblichen Regelung innerhalb der Bank das Gericht nicht berechtigt sei, seine Zuständigkeit oder die Zulässigkeit einer vor ihm erhobenen Schadensersatzklage vom "Nichtvorliegen eines an die Bank gerichteten Schadensersatzantrags und jeder beschwerenden Maßnahme, gegen die Schadensersatzanträge geltend gemacht werden könnten", abhängig zu machen.

    Denn die Urteile des Gerichts De Nicola/EIB (F-55/08, EU:F:2009:159) und De Nicola/EIB (F-59/09, EU:F:2011:19), auf die sie Bezug nimmt, wurden jeweils insbesondere hinsichtlich der von der Bank geltend gemachten Randnummern durch die Urteile des Gerichts der Europäischen Union De Nicola/EIB (EU:T:2012:205) und De Nicola/EIB (EU:T:2013:461) aufgehoben, wobei das Gericht im Übrigen diese Urteile im Rahmen der prozessleitenden Maßnahmen der Bank zur Beachtung unterbreitet hat (siehe oben, Rn. 107).

    Ebensowenig sind die Rn. 26 bis 30 des Urteils Überprüfung Arango Jaramillo u. a./EIB (EU:C:2013:134), die von der Bank in ihrer Stellungnahme zu den prozessleitenden Maßnahmen im Verfahren über die Urteile des Gerichts der Europäischen Union De Nicola/EIB (EU:T:2012:205) und De Nicola/EIB (EU:T:2013:461) geltend gemacht wurden, einschlägig, da sie sich mit dem Begriff "angemessene Frist" befassen, innerhalb deren ein Bediensteter der Bank eine Aufhebungsklage gegen eine ihn beschwerende Maßnahme dieser Bank erheben muss.

  • EuGöD, 21.07.2016 - F-100/15

    De Nicola / EIB

    Or, selon une jurisprudence constante, le Tribunal ne saurait adresser des injonctions aux administrations (arrêts du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 63, et du 10 juillet 2014, CG/BEI, F-103/11, EU:F:2014:185, point 56).

    Selon une jurisprudence constante, ce principe est applicable également aux litiges entre la Banque et les membres de son personnel (arrêts du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 63, et du 10 juillet 2014, CG/BEI, F-103/11, EU:F:2014:185, point 56).

    Or, même en tenant compte des circonstances du cas d'espèce, dont par ailleurs le requérant ne s'est prévalu à aucun moment, telles que l'enjeu du litige pour le requérant, de sa complexité et du comportement respectif des parties, un délai de 15 mois doit être considéré comme étant déraisonnable (arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461, point 52, dans lequel un délai de huit mois pour contester des décisions de promotion a été jugé manifestement déraisonnable), de sorte que les conclusions dirigées contre les décisions de promotion doivent être rejetées comme étant irrecevables.

  • EuG, 26.02.2016 - T-241/14

    Bodson u.a. / EIB

    L'appréciation des faits ne constitue donc pas, sous réserve du cas de la dénaturation des éléments de preuve produits devant le Tribunal de la fonction publique, une question de droit soumise, comme telle, au contrôle du juge de pourvoi (voir arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI, T-264/11 P, RecFP, EU:T:2013:461, point 80 et jurisprudence citée).

    Ainsi, le Tribunal de la fonction publique est seul juge de la nécessité éventuelle de compléter les éléments d'information dont il dispose sur les affaires dont il est saisi et de choisir les mesures d'organisation de la procédure ou d'instruction aptes à cet effet (voir arrêt De Nicola/BEI, point 40 supra, EU:T:2013:461, point 81 et jurisprudence citée).

    Il convient en outre de constater que les requérants se limitent à expliquer les raisons pour lesquelles ils estiment que les documents étaient utiles aux débats (voir, en ce sens, arrêt De Nicola/BEI, point 40 supra, EU:T:2013:461, point 82).

  • EuG, 08.11.2017 - T-99/16

    De Nicola / Gerichtshof der Europäischen Union - Außervertragliche Haftung -

    Bien qu'il ait fait état de vingt années de harcèlement par la BEI, le Tribunal de la fonction publique aurait, dans les arrêts du 30 novembre 2009, De Nicola/BEI (F-55/08, EU:F:2009:159), et du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19), rejeté les premières demandes en vertu d'« exceptions préalables incohérentes ", ce que le Tribunal aurait reconnu, « contre son gré ", dans les arrêts du 27 avril 2012, De Nicola/BEI (T-37/10 P, EU:T:2012:205), et du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), en se limitant toutefois à « renvoyer les parties en première instance ".

    Par ailleurs, pour autant que le requérant exprime, en substance des critiques quant au traitement, dans les arrêts du 27 avril 2012, De Nicola/BEI (T-37/10 P, EU:T:2012:205), du 30 novembre 2009, De Nicola/BEI (F-55/08, EU:F:2009:159), du 11 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-55/08 RENV, EU:F:2014:244), du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19), du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248), et du 11 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-52/11, EU:F:2014:243), de ses demandes de constatation ou de cessation de harcèlement, qui serait perpétré par la BEI, et pour autant qu'il entend engager sur cette base la responsabilité de la Cour de justice de l'Union européenne, il y a lieu de rappeler que par ordonnances du 21 septembre 2015, De Nicola/BEI (T-10/15 P, EU:T:2015:705), du 21 septembre 2015, De Nicola/BEI (T-849/14 P, EU:T:2015:712), et du 21 septembre 2015, De Nicola/BEI (T-848/14 P, EU:T:2015:719), le Tribunal a rejeté respectivement les pourvois du requérant contre les arrêts du 11 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-52/11, EU:F:2014:243), du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248), et du 11 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-55/08 RENV, EU:F:2014:244).

    D'autre part, bien que l'arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461, points 10 à 17), l'ordonnance du 21 septembre 2015, De Nicola/BEI (T-849/14 P, EU:T:2015:712, points 18 et 19), les arrêts du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19, points 97 à 102), du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248, points 27 à 32), du 18 décembre 2015, De Nicola/BEI (F-37/12, EU:F:2015:162, points 22 à 41), du 18 décembre 2015, De Nicola/BEI (F-82/12, EU:F:2015:166, points 16 à 35), du 18 décembre 2015, De Nicola/BEI (F-45/11, EU:F:2015:167, points 18 à 40), et du 18 décembre 2015, De Nicola/BEI (F-128/11, EU:F:2015:168, points 26 à 48), présentent de manière détaillée le déroulement temporel desdites affaires devant le juge de l'Union, le requérant s'est abstenu d'identifier des phases concrètes de procédures en question qui seraient entachées d'une durée excessive ou de périodes d'inactivité injustifiées.

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-45/11

    De Nicola / EIB

    La seconde affaire a donné lieu à l'arrêt du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19), annulé partiellement sur pourvoi avec renvoi devant le Tribunal par l'arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), et, sur renvoi, à l'arrêt du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248, ci-après l'« arrêt F-59/09 RENV ").

    Le 16 septembre 2013, 1e Tribunal de l'Union européenne a prononcé les arrêts dans trois affaires opposant le requérant à la BEI, à savoir l'arrêt De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), l'arrêt De Nicola/BEI (T-418/11 P, EU:T:2013:478) et l'arrêt De Nicola/BEI (T-618/11 P, EU:T:2013:479).

    Dans les deux derniers arrêts le Tribunal a statué suite aux arrêts d'annulation et de renvoi du Tribunal de l'Union européenne, respectivement, des 27 avril 2012 (De Nicola/BEI, T-37/10 P, EU:T:2012:205) et 16 septembre 2013 (De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461).

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-55/13

    De Nicola / EIB

    La seconde affaire a donné lieu à l'arrêt du 8 mars 2011, De Nicola/BEI (F-59/09, EU:F:2011:19), annulé partiellement sur pourvoi, avec renvoi devant le Tribunal, par l'arrêt du 16 septembre 2013, De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), et, sur renvoi, à l'arrêt du 18 novembre 2014, De Nicola/BEI (F-59/09 RENV, EU:F:2014:248, ci-après l'« arrêt F-59/09 RENV ").

    Le 16 septembre 2013, 1e Tribunal de l'Union européenne a prononcé les arrêts dans trois affaires opposant le requérant à la BEI, à savoir l'arrêt De Nicola/BEI (T-264/11 P, EU:T:2013:461), l'arrêt De Nicola/BEI (T-418/11 P, EU:T:2013:478) et l'arrêt De Nicola/BEI (T-618/11 P, EU:T:2013:479).

    Dans les deux derniers arrêts le Tribunal a statué suite aux arrêts d'annulation et de renvoi du Tribunal de l'Union européenne, respectivement, des 27 avril 2012 (De Nicola/BEI, T-37/10 P, EU:T:2012:205) et 16 septembre 2013 (De Nicola/BEI, T-264/11 P, EU:T:2013:461).

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-9/14

    De Nicola / EIB

  • EuGöD, 11.11.2014 - F-55/08

    De Nicola / EIB

  • EuG, 29.04.2015 - T-217/11

    Staelen / Bürgerbeauftragter

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-37/12

    De Nicola / EIB

  • EuGöD, 18.12.2015 - F-104/13

    De Nicola / EIB

  • EuGöD, 27.09.2011 - F-55/08

    De Nicola / EIB - Öffentlicher Dienst - Verfahren - Kostenfestsetzung -

  • EuG, 21.09.2015 - T-848/14

    De Nicola / EIB

  • EuG, 16.09.2013 - T-618/11

    De Nicola / EIB

  • EuG, 21.09.2015 - T-849/14

    De Nicola / EIB

  • EuGöD, 13.11.2014 - F-78/13

    De Loecker / EAD

  • EuGöD, 06.03.2013 - F-41/12

    Scheefer / Parlament

  • EuG, 14.12.2017 - T-460/14

    AETMD / Rat - Dumping - Zubereiteter oder haltbar gemachter Zuckermais in Körnern

  • EuGöD, 10.07.2014 - F-103/11

    CG / EIB - Öffentlicher Dienst - Personal der EIB - Mobbing -

  • EuG, 11.07.2018 - T-13/17

    Europa Terra Nostra / Parlament - Institutionelles Recht - Europäisches Parlament

  • EuGöD, 12.12.2013 - F-58/12

    Marcuccio / Kommission

  • EuG, 11.07.2018 - T-16/17

    APF / Parlament - Institutionelles Recht - Europäisches Parlament - Beschluss,

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